Europee – Intervista a Maria Veronica Rossi (FdI): “Serve più Italia in Europa. Le mie priorità? Donne e giovani”

Piglio deciso, entusiasmo, idee chiare, programmi concreti e grande amore per la sua terra, la Ciociaria in primis e l’Italia più in generale. Maria Veronica Rossi con i suoi 35 anni è una delle candidate più giovani all’Europarlamento e l’unica ciociara (a dispetto di quella sua aria un po’ esotica!) in lizza con Fratelli d’Italia. L’abbiamo intervistata.

Fra pochi giorni si vota e siamo ormai al rush finale della lunga corsa verso il Parlamento europeo: come sta andando la tua campagna elettorale?     

“Molto bene – ci risponde allegra e determinata – Ho incontrato tanta gente in queste settimane e sempre ho potuto constatare come ci sia grande predisposizione a votare Fratelli d’Italia. I cittadini credono nel Governo centrale e credono in Giorgia Meloni, come ha ben dimostrato l’evento di Piazza del Popolo, stracolma e festante. Ho constatato un entusiasmo crescente, giorno dopo giorno, e tanta voglia di cambiare un’Europa che, così com’è oggi, non va”.

Ma la gente crede anche in Maria Veronica Rossi?

“Si e ne sono felicissima. In questo senso ha pagato molto l’anno e mezzo in cui ho svolto la mia attività nel Parlamento europeo, nelle file del centrodestra, sempre a difesa della Ciociaria e dell’Italia. Sono stata vicina agli agricoltori, ai giovani, alle donne. Solo per fare alcuni esempi, sono state presentate interrogazioni parlamentari inerenti alla disoccupazione nel Basso Lazio e i tassi di interesse. Ma anche tante altre con un unico obiettivo: far valere in Europa i diritti dei nostri territori”.

Qual è, fra le tante, la tua battaglia?

“Sicuramente quella a difesa delle donne. In questo senso mi sono battuta ogni santo giorno e senza risparmio di energie. Siamo riusciti a far approvare una direttiva per gli Stati membri dell’Unione che riconosce la violenza sulle donne come reato europeo. Ed è stato un risultato di valenza straordinaria”.

Identico impegno in merito al reato di stupro, al “non consenso”, che in Italia è stato già legiferato e riconosciuto come reato mentre in Europa, a causa dell’interruzione della legislatura, deve percorrere ancora un po’ di strada. Un percorso che verrà ripreso dopo il 9 giugno”.

Nei tanti incontri che hai avuto – e stai ancora avendo – qual è l’argomento, il problema, sul quale maggiormente si sofferma la popolazione?

“Uno su tutti: la sanità. Pur non essendo una materia di stretta competenza europea, la gente è su questo tema che soprattutto ci sollecita e ci chiede risposte. In Europa oggi la sanità è inserita in una sottocommissione che ben poco può fare. Il nostro progetto, di Fratelli d’Italia e del centrodestra, prevede invece una commissione esclusivamente dedicata alla sanità. Con la nuova legislatura diverrà realtà anche questo punto del nostro programma. Inoltre, siamo molto incalzati sul cosiddetto, e aggiungerei scellerato, “pacchetto green” per case e macchine. Le norme che si vogliono applicare comporterebbero enormi disagi per i cittadini, economici innanzitutto, e per questo stiamo alzando un muro per evitare che ciò avvenga.

Ma cos’è che più di ogni altra cosa non va in questa Europa?

“L’Europa dovrebbe essere la casa di tutti, di ogni Stato membro, ma così oggi non è essendo evidenti le disparità di peso dei vari componenti. Occorre maggiore presenza dell’Italia, la nostra identità nazionale va riconosciuta, come va riconosciuta la nostra cultura. Con l’elezione a premier di Giorgia Meloni un cambio di passo c’è già stato e la percezione dell’Italia è cambiata in meglio. Quello che la Meloni sta facendo in Italia sta avendo importanti ripercussioni anche in Europa e questo è visibile a tutti. Però adesso serve un’ulteriore accelerazione. Che i risultati elettorali dell’8 e 9 giugno ci permetteranno di imprimere”.

Abbiamo detto prima che sei l’unica candidata ciociara di Fratelli d’Italia e una delle più giovani in assoluto: senti il peso di questa responsabilità?

“Assolutamente no. Per me è un valore aggiunto e sono orgogliosa di tutto ciò. Sono fiera di essere ciociara, sono fiera che a 35 anni ho già alle spalle oltre 10 anni di attività politica nel centrodestra e un anno e mezzo nell’Europarlamento e sono fiera di essere stata candidata con il partito di Giorgia Meloni”.

A proposito di Fratelli d’Italia: come sono i tuoi rapporti con il partito e i suoi “leader”?

“Buoni, anzi ottimi, con tutti. Sono entrata in Fratelli d’Italia a testa bassa e sto lavorando sodo per il partito ogni giorno, certa di poter dare ad esso un importante contributo”.  

Perché un cittadino dovrebbe votare Maria Veronica Rossi?

“Perché io credo veramente in tutto quello che faccio. Non lavoro per me stessa ma per la collettività. Perché sono giovane e determinata. Perché dico sempre quello che penso. E perché ho tanta voglia di fare, di fare bene, per la Ciociaria e per l’Italia”.

Che risultato ti aspetti?

“Non mi esprimo per scaramanzia, ma sicuramente un buon esito. Poi si vedrà. Un aspetto desidero chiarire già oggi: qualunque sarà il risultato delle urne per me non cambierà nulla: continuerò a lavorare per Fratelli d’Italia restando a disposizione del partito”.