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Asl Viterbo, centro riferimento per autismo intitolato a Vincenzo Di Gemma

Questa mattina, presso la Cittadella della salute di Viterbo, il Centro di riferimento per i disturbi dello spettro autistico è stato intitolato al dottor Vincenzo Di Gemma, per anni coordinatore del servizio, psicologo e psicoterapeuta, scomparso nel giugno del 2023. È quanto si legge in una nota della Asl di Viterbo.

All’incontro, oltre ai familiari e agli amici del dottor Di Gemma, hanno partecipato il direttore del dipartimento di Cure primarie, Giuseppe Cimarello, il direttore dell’unità operativa di Psicologia, Barbara Longo, il team dell’unità operativa di Neuropsichiatria infantile con il suo direttore, Marco Marcelli, e i rappresentanti delle associazioni Angsa e Asperger Lazio.

“Vincenzo Di Gemma – ha ricordato Marco Marcelli – era una persona intelligente, garbata e di elevata moralità. È stato un grande professionista e un clinico illuminato, con una grande passione e dedizione per il lavoro, che andava ben oltre le ore lavorative”.

“Da qualche anno, – ha proseguito Marcelli -, prima della sua prematura scomparsa, coordinava il Centro di riferimento per l’Autismo, che aveva fatto nascere, con elevata competenza e professionalità riconosciute ben oltre la provincia di Viterbo. Anche a livello nazionale. Ha saputo creare una rete di professionisti di diverse professionalità (neuropsichiatri infantili, pediatri, psicologi), coinvolgendoli e motivandoli, anche organizzando eventi formativi, con il sostegno e la collaborazione delle associazioni di volontariato”.

“Il dottor Di Gemma – ha commentato il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – ha lasciato nella nostra azienda una importante eredità professionale e un modello di dedizione al lavoro e di correttezza personale le cui tracce sono riconoscibili, in maniera nitida, a distanza di quasi due anni dalla sua prematura scomparsa. L’intitolazione del Centro per l’autismo, servizio per il quale si è tanto speso, è un riconoscimento doveroso per un professionista della sanità da tutti stimato e la cui assenza è percepita ancora oggi”.