Ad ottant’anni dalla fine del II Conflitto mondiale, le bombe inesplose mietono ancora vittime. Nel 2023: cinque morti e vari feriti

VITERBO – Ad ottant’anni dalla fine del II Conflitto Mondiale si registrano ancora incidenti, alcuni molto gravi, e morti fra la popolazione civile dovuti agli ordigni bellici inesplosi. Molto spesso a farne le spese sono i minori. Il bilancio è pesante; “cinque morti, tra cui un bambino di 10 anni, e diversi feriti” nel 2023 per gli ordigni bellici della seconda guerra mondiale ancora presenti su tutto il territorio nazionale. I dati sono dell’associazione nazionale vittime civili di guerra (Anvcg), l’ente che rappresenta e tutela le vittime civili di guerra e le loro famiglie. Il 19 dicembre dell’anno scorso l’Anvgc ha firmato un protocollo d’intesa in materia di ordigni bellici inesplosi con lo stato maggiore dell’Esercito.

Proseguono intanto le operazioni, coordinate dalla prefettura, per organizzare l’evacuazione della popolazione in vista della bonifica della bomba, una Blockbuster bomb di circa 2000 chili di peso, di 1300 di materiale esplosivo, sganciata da un aereo inglese e ritrovata a un metro di profondità in via De Gasperi 11 a Viterbo durante i lavori di costruzione di un complesso immobiliare. L’altra mattina, sul posto, assieme alla sindaca Chiara Frontini, anche il consigliere comunale Giancarlo Martinengo, capogruppo di Viterbo 2020.

“Il ritrovamento di ordigni bellici avviene quotidianamente e il bilancio del 2023, che è di 5 morti, tra cui un bambino di soli 10 anni, e diversi feriti – ha detto il presidente nazionale dell’Anvcg, Michele Vigne, in occasione della firma del protocollo con l’esercito  – ci restituisce la fotografia di un fenomeno purtroppo ancora attuale. Questi ordigni e i tragici incidenti che causano sono la triste eredità della guerra che la popolazione civile paga sulla propria pelle in Italia e nei tanti Paesi che hanno vissuto e vivono i conflitti”.

“Il protocollo tra associazione ed Esercito – spiega infine l’Anvcg – attivo dal 7 novembre 2017, è giunto a questo secondo rinnovo sulla base di una valutazione pienamente positiva della collaborazione, che intende incrementare la mappatura del territorio coinvolto dal fenomeno attraverso un continuo e sinergico scambio di dati tra lo Stato maggiore dell’Esercito e il Dipartimento ordigni bellici inesplosi dell’associazione, nonché proseguire le campagne di sensibilizzazione ed educazione al rischio portate avanti quotidianamente dalle parti nelle scuole di ogni ordine e grado, anche attraverso la testimonianza delle vittime e di colori che si occupano della bonifica bellica”.

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