Confiscato un tesoro da oltre 3 milioni di euro dei Casamonica, anche la villa a Monterosi. I beni andranno nel patrimonio dello Stato
VITERBO – Crolla l’impero dei Casamonica, confiscato definitivamente il tesoro da oltre 3 milioni di euro, tra cui la villa a Monterosi. Il provvedimento nei confronti di Giuseppe Casamonica (classe ’50) e del figlio Guerrino detto Pelè (classe ’70) è stato eseguito nella mattinata di oggi, 24 febbraio, dai poliziotti della divisione anticrimine della questura di Roma. Ad emetterlo la sezione misure di prevenzione del tribunale della Capitale dopo che il 28 gennaio, all’esito della pronuncia della Cassazione, la confisca è diventata definitiva. Si tratta di immobili, beni mobili di ingente valore tra cui argenteria, gioielli e un’auto, nonché disponibilità finanziarie.
Il 16 giugno 2020 è stato eseguito il sequestro dei beni in concomitanza con le ordinanze di custodia cautelare di venti aderenti al clan Casamonica, associazione mafiosa facente capo a Giuseppe e Ferruccio Casamonica. Inchiesta su organizzate ed estese attività usurarie ed esercizio abusivo del credito, con conseguenti condotte estorsive, nonché su intestazione fittizia di beni. L’8 novembre 2021, all’esito del procedimento di prevenzione, è stato confermato quanto disposto con il provvedimento cautelare ed emesso il decreto di confisca.
Contestualmente, ai soggetti è stata applicata la misura personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per tre anni. Le misure personali e il decreto di confisca sono stati confermati, l’8 marzo 2024, dalla quarta sezione della corte d’appello. Poi, il 28 gennaio scorso, dalla quinta sezione penale della Cassazione, che ha condannato Giuseppe e Guerrino Casamonica anche al pagamento delle spese processuali e al versamento di 3mila euro nella cassa delle ammende.
I beni confiscati entrano definitivamente nel patrimonio dello Stato sono quattro unità immobiliari: la sfarzosa villa di via Roccabernarda 8 affidata all’Azienda pubblica servizi alla persona Asilo Savoia; quella di via Flavia Demetria 90, residenza storica del clan, affidata alla fondazione Pangea; la villa a Monterosi, assegnata per finalità sociali all’amministrazione comunale. La confisca degli immobili è stata estesa a tutto il mobilio: argenteria, elettrodomestici e altri beni presenti all’interno di rilevante valore economico. Confiscati anche un veicolo e disponibilità finanziarie in vari istituti di credito.